Nel cimitero di Bonaventure, a Savannah
(Georgia), si trova la bella lapide di una giovane donna di nome
Corinne Elliot Lawton, morta il 24 gennaio del 1877. Il suo epitaffio
recita: "Attratta da mondi brillanti, e si è fatta strada" La statua,
che ha le sembianze di Corinne, venne commissionata dal padre della
ragazza ad un famoso artista e scultore del 19° secolo, Benedetto
Civiletti. L'opera venne poi portata al Bonaventure da Palermo.
Secondo molte dicerìe, Corinne Elliot Lawton era morta tragicamente dopo
essersi gettata in un fiume a pochi chilometri da casa sua. Si diceva
che la ragazza fosse innamorata di un uomo di classe inferiore alla sua e
che i suoi genitori non approvassero il loro rapporto. Il padre della
ragazza, Alexander Robert Lawton, la costrinse ad un matrimonio
combinato. Alexander Lawton era un noto generale di brigata
dell'esercito confederato, un avvocato, un politico e un diplomatico.
Corinne Elliot Lawton era nata il 21 settembre 1846 in una prestigiosa
famiglia della Georgia. Era la figlia maggiore di Alexander Robert
Lawton e Sarah Hillhouse Alexander. Da lettere, documenti e registri
storici si evince che amici e conoscenti avevano di lei un'opinione
molto lusinghiera. In una lettera, un amico di famiglia dichiarava che
Corinne aveva una "cultura elegante" e un'"intelligenza sorprendente."
Corinne veniva spesso menzionata come una giovane donna altamente
"spirituale", con ottimi valori cristiani e che piena di progetti per il
proprio futuro.
Ed eccoci nel 1877, la casa dei Lawton si trova al
numero 135 di Perry Street (che oggi corrisponde al numero 15 di West
Perry Street). Secondo il diario della madre di Corinne, Sarah Lawton
(diario che è stato donato dalla nipote alla Georgia Historical
Society), non vi è alcuna menzione di un impegno organizzato per
Corinne, né vi è menzione di una qualche pianificazione matrimoniale. In
realtà, l'unica cosa che viene menzionata, pochi giorni prima della
morte di Corinne, è che molti in casa erano malati, Corinne compresa.
La storica Ruth Rawls ha scoperto anche qualcos'altro nel diario di
Sarah, che getta una luce più chiara sui pensieri della madre di Corinne
e su quello che stava succedendo in quel momento. Ruth ha approfondito
le ricerche ed è riuscita a scovare la lettera di un amico dei Lawton,
Stuart Robinson, che inviava parole di conforto per il trapasso di
Corinne, arrivando anche a citare la sua malattia e definendola una
"dolce e nobile ragazza cristiana". Nelle lettere, inoltre, l'amico
confortava la madre della giovane, ricordando a Sarah che aveva comunque
la speranza di rivedere sua figlia (e quindi escludendo un suicidio.)
Né nel diario né nelle lettere c'è mai alcun riferimento ad una Corinne
depressa o sconvolta, né si parla di un qualsiasi conflitto all'interno
della famiglia o di un suicidio. Al contrario, la famiglia Lawton pare
in realtà molto amorevole e piuttosto affiatata. Questo smentirebbe
anche chi afferma che la famiglia pensava che lei fosse "maledetta"
perché si era tolta la vita, e che per questo motivo la statua di Gesù
nella tomba di famiglia sia stata posizionata di schiena rispetto a
Corinne, voltando le spalle alla sua salvezza.
La statua di Gesù è
stata messa nel cimitero solo dopo la morte dei genitori di Corinne.
Inoltre, Corinne non era stata originariamente sepolta al cimitero di
Bonaventure: fu sepolta al cimitero di Laurel Grove e anni dopo
trasferita a Bonaventure. Questo potrebbe spiegare perché la sua tomba
si trovi al di fuori della tomba di famiglia. Probabilmente non c'era
più spazio.
E' improbabile che la famiglia l'abbia spinta al suicidio, né si tolse la vita.
Nessuno dei racconti che sostengono la tesi del suicidio è supportato
da prove, né c'è alcuna prova che attesti le nozze combinate o che
Corinne fosse innamorata di un giovane mai accettato dai suoi. Se
davvero fosse stata costretta a sposare un uomo che non amava, dove sono
gli annunci di fidanzamento? Dato l'alto livello della famiglia Lawton,
sarebbe stato considerato un insulto alla comunità non annunciare
ufficialmente il fidanzamento della figlia, e non c'è alcun annuncio di
matrimonio o di fidanzamento che riguardi Corinne nei giornali locali
dell'epoca.
D'altro canto, Ruth Rawls ha fatto presente che la madre
di Corinne parla di impegni e piani per l'altra sua figlia in diversi
passi del diario, ma mai di progetti di fidanzamento o di matrimonio per
Corinne. E' difficile spiegare come mai, all'età di 30 anni, Corinne
non fosse ancora sposata. In quel periodo, la maggior parte delle donne
si sposavano molto giovani. Sempre dal diario, in alcuni passi, si legge
che Corinne arrivava a casa a Savannah da Augusta, dove era stata "in
visita." Sarebbe lecito pensare che in realtà la ragazza si godesse la
sua libertà e viaggiasse spesso? La sua foto, conservata alla Wilson
Library di Chapel Hill, venne infatti scattata a Nashville, nel
Tennessee. Questo dà l'impressione che viaggiò per un bel pò.
Quello
che emerge con certezza in tutte le versioni della storia è che nelle
settimane che ne precedettero la morte, Corinne era malata. Sua madre
affermava che per 10 giorni la ragazza aveva sofferto di un forte
raffreddore. Altri membri della famiglia si ammalarono e nel diario
Sarah ricorda di essere stata malata lei stessa durante l'estate
precedente, parlando di una "pessima malattia".
Ed infatti,
l'epidemia di febbre gialla che aveva investito quella zona proprio
pochi mesi prima non era stata ancora completamente debellata. Sarah
racconta che pioveva continuamente, in quel periodo, e che faceva caldo,
il che confermerebbe la teoria delle zanzare a cui Ruth Rawls fa
riferimento. Il fatto che in casa ci fosse più di una persona malata
suggerisce la presenza di qualche malattia che girava, tanto più che un
altro ospite della casa, Wallace Cummings, morì poche settimane dopo
Corinne.
Sarah annotò nel suo diario anche il momento in cui la
figlia esalò l'ultimo respiro, alle 7:40 del mattino del 24 gennaio
1877. Se Corinne fosse morta annegata come le leggende metropolitane
raccontano, come avrebbe fatto la madre collocare esattamente l'ultimo
momento di vita di sua figlia? Stuart Robinson afferma, nella sua
lettera, di aver letto la notizia della morte di Corinne sul Savannah
Morning News (25 gennaio 1877), e infatti nel sintetico necrologio del
giornale si affermava che Corinne era morta dopo una "breve malattia".
La storia della ragazza raffigurata nella statua sulla sua tomba
parrebbe quindi essere molto lontana dalla tragedia romantica tramandata
per oltre cento anni, magari è meno affascinante, ma alla fine dovremmo
essere contenti che questa giovane donna non si sia suicidata dopo
essere stata maltrattata dalla famiglia e costretta a vivere una vita
infelice con un uomo che non amava. La verità è che i suoi genitori la
amavano così profondamente che non le impedirono mai di vivere la sua
vita come voleva, e alla sua morte eressero in sua memoria questa
statua, fatta da uno dei più ricercati scultori siciliani del 19 °
secolo.
La sua morte resta tragica e molto triste, perché è morta
così giovane e a causa di una malattia da cui non fu più capace di
riprendersi. Ma almeno morì nel suo letto, circondata da una famiglia
amorevole, invece di marcire in una tomba d'acqua scura sul fondo di un
fiume. E, soprattutto, dovrebbe farci piacere il fatto che Corinne e i
suoi cari si sono finalmente riuniti ed ora riposano in pace tutti
quanti insieme.
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