venerdì 17 luglio 2015

99. La vite maledetta

La tubercolosi è stata chiamata con vari nomi nel corso della storia (tisi, scrofola, morbo di Pott, peste bianca, consunzione)e ci sono tantissimi casi in tutto il New England in cui la paura della malattia e la mancanza di conoscenze mediche hanno portato le persone a cercare una spiegazione soprannaturale e una cura nel vecchio folklore. Quando intere famiglie venivano devastate dalla tubercolosi, spesso si pensava che la colpa fosse di uno spirito maligno (di solito un vampiro) che si era impossessato di un parente recentemente morto a causa della malattia. Il corpo veniva quindi esumato per rimuoverne il cuore e bruciarlo. Di solito, le ceneri venivano poi mescolate ad un tonico e somministrate al paziente malato.
Un variante di questo tema la troviamo nella città di Dummerston, in Vermont. Secondo "La storia della città di Dummerston" (1884) di David L. Mansfield, Leonard Spaulding era un cittadino di Dummerston sin dalla fondazione della città. Nei registri, il titolo conferito a Spaulding è quello di "tenente", ma le iscrizioni sulle lapidi dei suoi figli lo citano come "capitano".
Il luogo dove si stabilì era noto come Collina di Spaulding. Era un uomo di spicco e abile negli affari, continuamente al servizio della città fino al 1788, quando, a causa di una malattia, non riuscì a portare a termine la costruzione dei banchi nel palazzo delle conferenze.
Il 3 giugno 1778, lasciò le redini della sua azienda al figlio Josiah e il 23 giugno dello stesso anno diede cinquanta ettari di terra a suo figlio John.
Provvedette ovviamente anche a sua moglie Margaret, e poi alla signora Betsey Stevens, alla signora Sarah, ad Anna Laughton, e a Olive Spaulding, sua figlia. Era ormai vicino alla fine.
Sebbene i figli del tenente Spaulding fossero sani e robusti, quasi tutti morirono prima dei 40 anni dopo un breve periodo di malattia. Tra le varie superstizioni che cominciarono a prendere piede in quel periodo riguardo la decimazione della famiglia, girava la storia di una vite, le cui radici sarebbero cresciute da bara a bara e raggiungeva la bara dell'ultimo sepolto, un altro della famiglia si ammalava e moriva. L'unico modo per interrompere questo effetto a catena fu quello di tagliare la vite; tirar fuori il corpo dell'ultimo defunto e bruciarne le viscere. Pare che dopo quest'operazione, la figlia, che si era già ammalata e che si pensava sarebbe morta, guarì e visse ancora per molti anni.
Il tenente Leonard Spaulding (nato nel 1729 e morto 1788) aveva undici figli e sei di loro sono sepolti uno accanto all'altro nel cimitero Dummerston. Il sesto (Josiah) morì cinque anni dopo il quinto (John). La sorella che sopravvisse, Olive, si trasferì a Brattleboro.





Nessun commento:

Posta un commento