"Sacro alla memoria della
Signora Sarah J. Palmer
La bella e amatissima moglie di
Charles W. Palmer,
un cristiano giovane ma sincero
Il cui è [di lei] spirito gentile si è distaccato
dalla terra il giorno
___ marzo 1855 d.C.:
all'età di 19 anni
dando alla luce il suo primo bambino.
Il dolore calpestò la scia della gioia"
La lapide di marmo di Sarah Palmer si trova nel cimitero di Raleigh’s
City ed è spaccata proprio lungo l'area che reca l'incisione del giorno
della sua morte, il che ne rende impossibile la lettura. Il danno
potrebbe essere stato causato dagli agenti atmosferici oppure dal
tornado che ha colpito il cimitero nel 2011. La lapide decorata nella
parte superiore da due pergamene e ai lati ha due colombe con un'urna al
centro.
Non ci sono molte informazioni su Sarah e suo marito
Charles: sappiamo solo che il nome da nubile di Sarah era Williams e che
lei e Charles si sposarono nel 1853. Se le informazioni sono corrette,
lei aveva circa 17 anni quando si sposò e il matrimonio fu estremamente
breve. Non sappiamo se il bambino sia sopravvissuto o no, né sappiamo
cosa è successo a Charles dopo la morte di Sarah. Il registro delle
sepolture del cimitero non fornisce alcuna indicazione su Sarah, ma
riporta le date di nascita e di morte di Charles, che sembrano in realtà
essere quelle di sua moglie. Errori come questi sono comuni, in
particolare quando i manoscritti sono frutto trascrizioni non ufficiali.
Nel 1850 il Sud era ancora prevalentemente rurale. Le partorienti
spesso non venivano assistite né da medici né da ostetriche e la
medicina non era così avanzata come oggi: molte donne morivano durante o
dopo il travaglio per complicazioni che ora può possono essere
prevenute. Si stima che nel Sud, nel 1850, una donna su venticinque
morisse durante il travaglio. Gli strumenti non puliti e le condizioni
antigieniche del periodo potevano causare emorragie, convulsioni e
danni all'utero, e ognuna di queste complicanze durante il parto poteva
essere mortale. Anche la febbre da parto causò la morte di molte donne a
quel tempo: veniva chiamata "febbre puerperale" ed era dovuta ad
un'infezione che di solito si presentava tre giorni dopo il parto. I
sintomi erano disparati: brividi di freddo seguiti da febbre alta,
stipsi, sudorazione, sete, mal di testa, dolori addominali, aumento
delle pulsazioni e lingua bianca. Man mano che la malattia progrediva, i
sintomi diventavano più gravi e la paziente arrivava ad avere diarrea,
nausea, vomito e difficoltà di respirazione. Alcune donne sfociavano in
stati maniacali o deliranti.
Anche se non è chiaro che cosa
esattamente abbia ucciso Sarah Palmer, le parole incise sulla sua lapide
ci danno spunto per riflettere sulle difficoltà e le paure che le donne
di quel periodo dovettero affrontare per mettere al mondo i propri
figli.
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