venerdì 17 luglio 2015

102. Il duplice omicidio di Smuttynose

Nel nord del New England, ci sono due lapidi adiacenti che portano entrambi l'epitaffio:

"Una morte improvvisa, una chiamata a sorpresa
Una voce che avverte tutti
che devono essere pronti a morire".

E' la tomba di due vittime di omicidio.
Appena al largo della costa del New Hampshire, nel Maine, c'è un'isola chiamata Smuttynose, che fa parte di un arcipelago di 9 isolette conosciute come le Isole di Shoals. La notte fra il 5 e il 6 marzo 1873 due donne che vivevano sull'isola, Karen Christensen e sua cognata Anethe, sono state brutalmente assassinate. Una terza donna, Maren Hontvet, la sorella di Karen, è sopravvissuta ed ha accusato un uomo di nome Louis Wagner. Con l'aiuto della testimonianza di Maren, Wagner è stato impiccato per il duplice omicidio, sebbene qualcuno credesse nella sua innocenza.
Le tombe di Karen e Anethe si trovano una di fianco all'altra nel South Cemetery di Portsmouth, nel New Hampshire.
La casa dell'omicidio è stata devastata dai "cacciatori di souvenirs", che hanno letteralmente portato via gli schizzi di sangue asportando interi pezzi di muro. Oggi, i corpi di Anethe e Karen Christensen si trovano in una zona tranquilla, al cimitero di Portsmouth, a dieci miglia dalla loro casa sull'isola. Poco distante da loro, qualche strada più in là, c'è una teca di vetro con dentro un'ascia dal manico rotto, quella con cui Louis Wagner stroncò le vite delle due norvegesi.
Il duplice omicidio avvenne a mezzanotte, il 6 Marzo 1873. E' la storia di tre donne che, come venne poi raccontato dalla sopravvissuta Maren Hontvet, cercarono di sfuggire al killer per tutta la notte, nascondendosi al freddo e portandolo, alla fine, davanti alla giustizia. Nonostante un procedimento penale impeccabile, i dubbi sulla colpevolezza di Louis Wagner, impiccato per il delitto nel 1875, persistono. Ci sono delle ipotesi alternative che puntano il dito contro il marito di Maren, John, e addirittura contro la stessa Maren. Ma le prove, le testimonianze e il comportamento di Wagner, prima e dopo il delitto, restano degli elementi schiaccianti. Aveva sia il movente che i mezzi.
Celia Thaxter non aveva alcun dubbio sulla colpevolezza di Wagner quando scrisse una lettera a un amico, parlando nel dettaglio degli avvenimenti. La famiglia della Thaxter possedeva un grande albergo turistico sull'isola di Appledore, all'interno di Smuttynose. Una delle donne assassinate aveva lavorato per i Thaxter solo due settimane prima. Celia stessa aveva vissuto sull'isola di Smuttynose anni prima e la sua famiglia era proprietaria di "Casa Hontvet" (come divenne poi nota) e la affittava. C'erano sei immigrati norvegesi che vivevano lì in quel momento - Maren, la sorella maggiore Karen, il loro fratello Ivan Christensen, sua moglie Anethe, il marito di Maren (John Hontvet) e il fratello di lui, Matthew. L'estate precedente avevano in casa con loro un ospite, un pescatore prussiano. Il suo nome era Louis Wagner. Gli uomini facevano buoni affari con la pesca e Louis, quando non soffriva di reumatismi, li aiutava con le reti in cambio di vitto e alloggio.
Sei mesi prima degli omicidi, Louis si trasferì a Portsmouth, sulla terraferma, in una pensione su Water Street. Se la passava male, restò indietro con l'affitto e viveva alla giornata dando una mano ai pescatori locali quando c'era lavoro. Si lamentava sempre della sua miseria e degli abiti logori. E confidò ad un pescatore di avere una passione per la giovane Anethe di Smuttynose. Raccontò anche la storia di un "uomo cattivo" che lui conosceva e che, tornato nella sua terra d'origine, aveva vissuto con una famiglia e poi l'aveva derubata.
Nel 1873 la famiglia Hontvet era un simbolo delle famiglie di pescatori che avevano popolato le isole fin dai primi anni del 1600. John aveva avuto successo nei suoi affari, ma pochi avevano avuto la sua fortuna. Nello stesso anno, molti villaggi di pescatori sull'isola di Gosport Harbor (compresi Smuttynose, Appledore, Cedar e Star) scomparvero dalla storia.
Il 1873 fu anche l'anno del boom del turismo sulla Seacoast del New Hampshire. A parte l'hotel dei Thaxter, che andava a gonfie vele, venne costruita sull'isola di Star una nuova locanda, l'Oceanic (l'unico hotel delle isole ancora in piedi), da un uomo di nome John Poor. Inoltre, Frank Jones, un ricco produttore di birra, stava aprendo il suo grand hotel a New Castle, ancora visibile da dieci miglia di distanza dalle nove isole di Shoals.
La carriera di Celia come "poetessa dell'isola" era al tempo al suo apice, ma mentre lei scriveva della pace e della serenità delle nove piccole isole, Louis Wagner si stava già adoperando per affibbiare a Smuttynose una reputazione oscura e sinistra. Ironia della sorte, era proprio Smuttynose che deteneva il primato delle storie di fantasmi. Il precedente inquilino di casa Hontvet si era perso in mare. La diga che collegava Smuttynose all'isola di Malaga Isola era stata costruita grazie ai tesori dei pirati ritrovati lì. E non lontano da casa Hontvet, c'erano le tombe di 14 marinai spagnoli che erano stati vittime di un naufragio ed erano morti davanti alla casa di Samuel Haley, nel 1813. Fu proprio Haley a costruire la diga intorno al 1820. In realtà, le tombe della famiglia Haley e la casa, che ormai ha quasi 200 anni, sono le uniche cose ancora visibili sull'isola chiamata "Isola di Haley". Oggi, la loro casa è più che altro conosciuta per l'immagine sulle bottiglie della birra Smuttynose.
A suo tempo, la storia dell'omicidio venne raccontata in un gran numero di riviste e libri, musicata nella "Ballad of Louis Wagner" di John Perrault, adattata ad un cortometraggio da Jeff Symes (ora digitalizzato nel suo sito web). Almeno due grandi cineasti, Fritz Lang e Louis De Rochemont, presero in considerazione di girare un film sull'accaduto e si parlò addirittura di una probabile sceneggiatura del regista Oliver Stone. Un cortometraggio sulla base della ballata di Perrault è stato realizzato dal direttore fotografico Gary Sampson nei primi anni del 1980.
Ma cosa successe quella notte? Maren disse di essersi nascosta per tutta la notte. Era inverno e lei rimase per ore fra gli scogli al largo dell'isola, stringendo il suo cane Ringe per scaldarsi. I piedi congelati, la camicia da notte piena di sangue. Finché, finalmente, agitandole braccia e gridando, riuscì ad attirare l'attenzione dei bambini degli Ingebretson che giocavano all'aperto sulla vicina Isola di Appledore: erano circa le 07:00 della mattina del 6 marzo 1873. Il vecchio signor Ingebretson remò per la breve distanza che separa l'isola di Appledore da Smuttynose e divenne la prima persona a scoprire l'orribile duplice omicidio di Karen e di Anethe.
Due anni dopo, Celia Thaxter scrisse un riassunto melodrammatico, ma molto dettagliato, degli eventi di quella notte intitolato "A Memorable Murder". Tutto ciò che sappiamo del massacro passa attraverso le testimonianze e le prove raccolte sulla scena del crimine. Anche sealcuni hanno messo in dubbio il racconto di Maren, unica testimone oculare, fu lei ad identificare il killer e ad indicare Louis Wagner, il pescatore prussiano che aveva vissuto con i sei immigrati norvegesi sull'isola di Smuttynose l'estate prima. John Hontvet, il fratello Matthew e il marito di Anethe, Ivan Christensen, arrivarono a bordo della Clara Bella alle 10 e si ritrovarono dinanzi ad uno spettacolo orrendo: Anethe era in cucina, con la testa spaccata, mentre Karen fu trovata in camera. Entrambe erano parzialmente nude, i corpi congelati. Il giorno dopo, Louis Wagner venne arrestato in un albergo di Boston (Massachusetts), dopo un breve tragitto in treno da Portsmouth.
Maren raccontò che quella sera lei, Karen e Anethe, si erano sistemate tutte al piano di sotto, perché faceva molto freddo: Maren e Anethe nella camera da letto al piano di sotto, e Karen, che era in visita da Appledore, si arrangiò su un letto di fortuna in cucina, vicino alla stufa.
La porta della cucina scricchiolò quando l'intruso la aprì e il cane di famiglia, Ringe, abbaiò svegliando Karen. Inizialmente, la donna pensò che fosse John, di ritorno da Portsmouth e quando l'uomo afferrò una sedia, alzandola sopra la testa, Karen urlò: "John mi fai paura! John mi spaventi!"
L'uomo cominciò a picchiarla. Ancora pensando che si trattasse del cognato, Karen ha gridò: "John mi stai uccidendo! John mi stai uccidendo!". Durante l'attacco a Karen, nel buio, Louis ruppe un orologio, che rimase fermo alle 01:07, ora che dà una precisa collocazione temporale all'omicidio.
Le urla svegliarono Maren, che aprì la porta della camera evide la sagoma scura di un uomo in piedi su Karen. La figura si fermò per un attimo e Maren riuscì a trascinare la sorella in camera da letto e a sprangare la porta. L'assassino cominciò a prendere a calci la porta: non sarebbero riuscite tenerlo fuori per molto tempo. Maren convinse Anethe che l'unica speranza che avevano era uscire dalla finestra della camera. Anethe uscì dalla finestra, ma fece solo pochi passi, perché l'assassino corse fuori dalla casa, afferrò l'ascia che è stava vicino alla porta per tritare il ghiaccio e corse verso Anethe.
Anethe lo riconobbe e gridò, "Louis! Louis! Louis!"
Dalla finestra della camera, Maren vide l'uomo sollevare l'ascia e, con un solo colpo, spaccare il cranio di Anethe, uccidendola. L'assassino tornò poi di corsa in casa ed inizio di nuovo a colpire la porta della camera. Maren cercò di far passare Karen dalla finestra, ma si accorse che sua sorella stava morendo. L'unica speranza di Maren era di scappare lasciandola lì. Mentre usciva dalla finestra, l'uomo irruppe nella stanza e si precipitò verso di lei con l'ascia. Saltò verso di lei colpendo il davanzale così forte che il manico dell'ascia si ruppe. Da fuori Maren sentì le urla di Karen mentre lui la finiva.
Maren corse rapidamente alla ricerca di un posto dove nascondersi. Aveva con sé il cane. Corse al molo pensando che potesse scappare con la barca del killer, ma non c'era nessuna barca: era venuto dall'altra parte dell'isola. Alla fine, non lontano dal molo, trovò delle rocce isolate che affioravano dall'acqua e lì rimase fino all'alba.
Alcuni testimoni dissero che a Portsmouth quella mattina Louis Wagner sembrava stravolto, come se non avesse dormito. Fece colazione, preparò le valigie e prese il treno delle 9 per Boston. Quando Maren raccontò la storia degli omicidi e accusò Louis Wagner, si scatenò una caccia all'uomo. A Boston, Wagner comprò un vestito nuovo e nuovi stivali, poi si tagliò i capelli e si rasò la barba, ma commise l'errore di andare dritto dov'era vissuto, nel quartiere di North End. Wagner fu arrestato alle 7 di sera e rimesso sul treno per tornare a Portsmouth.
Alla stazione di Portsmouth, lo aspettava una folla armata di torce. La polizia dovette sbrigarsi a caricarlo su un'auto, prima che venisse lapidato. Ma davanti alla stazione di polizia c'era un'altro gruppo di persone ad attendere l'assassino, così la polizia fu costretta ad armarsi di fucili garantire l'incolumità dell'uomo.
Con Wagner al sicuro dentro il carcere di Portsmouth, le autorità cominciarono ad affrontare alcune questioni procedurali. Le Isole di Shoals sono divise tra il New Hampshire e il Maine, e mentre geograficamente Smuttynose è più vicina al New Hampshire, l'isola fa in realtà parte dello stato del Maine. Wagner doveva essere quindi estradato nel Maine. Venne portato in treno a South Berwick, e poi al carcere più sicuro, ad Alfred.
Secondo la testimonianza di John Hontvet, quel 5 marzo l'equipaggio della Clara Bella era stato costretto ad aspettare a Portsmouth un treno carico di esche proveniente da Boston. Il loro ex coinquilino Louis Wagner si era offerto di aiutarli con le reti. In quell'occasione, John disse a Louis che aveva messo da parte 600 dollari e che stava risparmiando per comprare una barca nuova. Louis chiese a John per ben tre volte se aveva intenzione di tornare a Smuttynose quella notte. Era la prima volta che le donne venivano lasciate sole durante la notte. Louis si offrì di tornare a lavorare con loro più tardi, ma non si fece più vedere.
Un pescatore locale si accorse verso le 20 che la sua barca mancava e in séguito si si venne a sapere che fu quella la barca usata da Louis. Anche se il viaggio di 20 miglia in mare aperto nel periodo invernale portò molti a mettere in discussione la responsabilità di Louis Wagner, va comunque detto che era un uomo robusto, con una grande esperienza di pesca. La sua assenza di undici ore sarebbe stata un tempo sufficiente per quel viaggio in quelle condizioni di tempo. La marea era a suo favore, la luna era mezza piena e il faro di White Island mostrava chiaramente la via da seguire. La barca venne ritrovata il giorno dopo vicino a New Castle.
Maren testimoniò che un pescatore di passaggio le aveva portato un messaggio del marito, dicendo che sarebbe tornato molto tardi. Le tre donne avevano messo via la cena degli uomini ed erano andate a letto presto.La loro era l'unica casa abitata sull'isola in inverno.
Louis Wagner, si presume, osservò la casa per un pò e poi si avvicinò silenziosamente, sperando di intrufolarsi indisturbato, rubare i soldi, e scomparire. Probabilmente non era a conoscenza della visita di Karen (Louis era considerato un bell'uomo e c'era addirittura parlava di una storia d'amore tra lui e la donna, che aveva 39 anni e non era sposata).
Le scie di sangue lasciate da Louis convinsero la giuria che l'assassino conosceva bene casa Hontvet. Era buio pesto e il pozzo, dove l'assassino si era lavato, si trovava a diversi metri dalla casa e non era segnalato. Qualcuno aveva inoltre usato l'argenteria per mangiare e lasciato impronte insanguinate sul bollitore. Furono rinvenute diverse tracce di sangue intorno alla zona dove l'assassino cercò invano Maren. Ma i 600 dollari (in realtà 135), nascosti in un tronco, erano rimasti al loro posto e Louis Wagner si dovette accontentare dei soldi trovati in una borsa, tre banconote da cinque dollari e qualche moneta, per un totale di circa 20 dollari. Tra le monete c'era anche un bottone , che poi gli venne trovato in tasca.
Ciò che lasciò confuse le persone fu il perché Louis non fuggì immediatamente: abbandonò la barca a remi a New Castle e poi andò alla sua pensione. Si cambiò la camicia (quella insanguinata che portava durante il massacro venne ritrovata in séguito in una latrina) e poi salì sul treno diretto a Boston. Quando venne arrestato, non fece domande né protestò.
Eppure Louis Wagner si dichiarò innocente fino alla fine e sosteneva che Dio non avrebbe permesso che fosse giustiziato per crimini che non aveva commesso. Questa posizione incrollabile impressionò anche il direttore di un importante giornale di New York, che registrò le ultime ore di Louis.
Ma dal carcere di Alfred, dove era stato rinchiuso in attesa di condanna, Louis scomparve: sebbene ila prigione avesse fama di essere estremamente sicura, sembra che Wagner sia riuscito ad evadere. Pochi giorni dopo, comunque, Louis venne fermato a Farmington.
Il processo a Louis Wagner iniziò il 9 giugno 1875 e durò nove giorni. Le prove circostanziali erano schiaccianti, soprattutto il bottone di Karen Hontvet, trovato nella tasca dell'accusato. C'era la questione della barca abbandonata, i cui remi nuovi di zecca erano stati ritrovati usurati da un lungo tempo di navigazione. Poi i testimoni che avevano visto Louis quella mattina, nel tragitto da New Castle a Portsmouth. E la camicia insanguinata, che l'imputato sostenne fosse sporca di interiora di pesce, tuttavia l'analisi chimica ha dimostrato che si trattava di sangue e resti umani. Le tracce di sangue sull'isola vennero confrontate con quelle trovate a New Castle e sugli stivali di Louis. Molte persone dichiararono inoltre che Wagner aveva detto più volte che era così povero che avrebbe potuto anche uccidere qualcuno per ottenere dei soldi.
Louis spiegò che la sera dell'omicidio aveva posizionato 600 reti per il proprietario di una goletta. Non riusciva a ricordare il nome della nave, né l'uomo. Aveva poi preso un drink in un bar di Portsmouth che non ricordava, si era ubriacato e addormentato fuori (anche se nessuna pattuglia vide nessuno in quella zona). Testimoniò di aver trascorso parte della notte sul divano di una pensione, accanto alla stanza dove stava l'equipaggio di Hontvet: questa dichiarazione si rivelò totalmente falsa, ma l'imputato mantenne la sua versione. Alla domanda del perché fosse così curioso di sapere se le donne sarebbero rimaste da sole quella notte, Louis rispose che voleva semplicemente aiutare una donna misteriosa di nome Johannah a raggiungere le isole. L'avvocato della difesa non fu in grado di presentare nessuna delle persone nominate da Louis che potesse fornirgli un alibi. La padrona della pensione testimoniò che non era rientrato per tutta la notte.
In una deposizione, Louis Wagner fece presente che casa Hontvet gli era così familiare che, se avesse voluto rubare, avrebbe potuto farlo facilmente e senza essere scoperto. Dichiarò che sapeva anche di una seconda ascia, che si si trovava al pozzo. Al processo cercò di accusare del delitto John Hontvet e Maren. Le sue spiegazioni, però, non impressionarono la giuria, che lo dichiarò colpevole di omicidio di primo grado. La decisione fu presa in 55 minuti.
Secondo uno storico delle Shoals, Lyman Ruttledge, Louis non fu l'ultimo uomo giustiziato nel Maine come la maggior parte degli appassionati dell'omicidio di Smuttynose sostengono. Louis e il triplice omicida John T. Gordon sono stati impiccati il 25 giugno 1875, ma dopo di loro, in quello stesso anno, ci furono altre tre esecuzioni prima che il Maine abolisse la pena capitale.
Mentre Louis Wagner morì senza batter ciglio, il suo compagno Gordon tentò il suicidio e riuscì a ferirsi mortalmente poco prima dell'esecuzione. I funzionari furono così obbligati a trasportarlo al patibolo sanguinante e mezzo morto. Mentre gli mettevano il cappio intorno al collo, Louis disse: "Povero Gordon, povero Gordon, sei quasi andato". E poi, sorridendo, pronunciò un dolce addio mentre il pavimento scompariva sotto di lui.










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