Pare che ci sia uno spirito che si
aggira per Pikeville (Kentucky) ed è diventato parte della tradizione
del posto. Gli studenti della vicina università potrebbero raccontare
almeno una dozzina di versioni diverse della storia di questo fantasma.
Purtroppo, alcune di queste storie sono vere e c'è chi sostiene che lo
spettro della giovane Octavia Hatcher tormenti ancora questo luogo e che
dopo la sua morte, nel 1891, non abbia mai riposato in pace.
La
contea di Pike è immersa nelle colline, che si elevano fino ad
incontrare i Monti Appalachi. Si tratta di una zona appartata,
nell'estremo angolo a sud-est del Kentucky, ed è ricca di carbone,
legno, latifoglie ed erbe medicinali. E 'anche ricca di tradizione,
storie e leggende.
Nel corso degli anni, le leggende metropolitane
che turbinano intorno a Pikeville (Kentucky) e che riguarda la morte di
una donna conosciuta come Octavia Hatcher sembrano aver assunto una vita
propria.
La signora Hatcher, nata Octavia Smith, era figlia di
Jacob e Pricey Smith e nacque nel Kentucky il 21 maggio 1870. Suo padre
era un ricco mercante di prodotti secchi: in alcuni documenti del
censimento del 1870, infatti, viene dichiarato un valore immobiliare in
possesso della famiglia pari a 7.000 dollari, che era una cifra di gran
lunga maggiore di quella della maggior parte dei suoi vicini di allora.
Nel 1889, all'età di 19 anni, Octavia sposò James Hatcher. James era
nato a settembre del 1859 ed era uno dei nove figli di AJ e Mary C.
Layne Hatcher, che vivevano alla foce di Beaver Creek nella contea di
Floyd. La famiglia si trasferisce a Pikeville nei primi anni della sua
vita e lui frequentò la scuola lì. Nel 1880, Jim, come lo chiamavano,
faceva il commesso in un negozio. All'età di 18 anni si mise in proprio
ed aprì un deposito per trasportare prodotti lungo il fiume e si
occupava di quasi tutta la merce che raggiungeva la città via piroscafo.
Si associò poi con diversi altri uomini d'affari nella costruzione di
un piroscafo chiamato la "Mountain Girl", che venne considerato la
migliore imbarcazione sul fiume, ma anche uno dei più grandi fallimenti
finanziari. Hatcher non si lasciò comunque scoraggiare e si tuffò nel
business degli appalti, che lo portò ad erigere il tribunale di
Pikeville nel 1886.
Hatcher divenne anche un pioniere nel settore
del legno, molto prima dell'avvento delle ferrovie e prima che nella
zona fosse scoperto il carbone. Usò centinaia di zattere per portare il
legname lungo il Big Sandy River fino in Ohio e poi ai mercati di
Cincinnati, Louisville e Evansville. Investì gran parte del suo profitto
nei terreni e ben presto divenne uno dei più grandi proprietari
terrieri della valle. In seguito, aprì la James Hatcher Coal Company ed
ebbe un enorme successo anche in questo settore. Divenne inoltre una
figura di spicco negli ambienti politici democratici e, dopo aver
servito come Direttore della Pike County Court, venne eletto
commissario della ferrovia del distretto, nel 1932.
Nel 1931, aprì
l'Hotel Hatcher su Main Street, a Pikeville, che divenne una nota
attrattiva della zona sul fiume Big Sandy. La spaziosa hall dell'hotel
comprendeva un museo dove erano esposti gioghi per buoi, mobili antichi
fatti a mano, armi antiche ed utensili utilizzati dai primi coloni. La
lobby vantava anche un grande camino e le pareti erano tappezzate di
foto storiche, illustrazioni, mappe e informazioni sulle contee di Pike e
Floyd.
Nella primavera del 1890, Octavia rimase incinta del loro
primo figlio, Jacob, che nacque il 4 gennaio 1891. Il bambino, però,
morì poche ore dopo la nascita, nello stesso giorno. Devastata dalla
perdita, Octavia cadde in una profonda depressione.
Ad aprile,
Octavia era già talmente malata da non alzarsi più dal letto e scivolò
presto in uno stato comatoso. Il 2 maggio 1891 venne dichiarata morta.
Poco dopo la sua morte, fu sepolta al cimitero di Pikeville, accanto al
suo bambino. James aveva appena subito una doppia terribile tragedia, ma
il suo dolore non era ancora finito...
Alcuni giorni dopo la morte
di Octavia, diverse altre persone iniziarono a soffrire degli stessi
sintomi che inducevano al coma, ad un sonno profondissimo, che però non
era la morte. Una ricerca condotta da Herma Shelton mostra che questa
malattia era probabilmente causata dal morso di una "mosca del sonno",
simile alla mosca tze-tze. Quando la notizia cominciò a diffondersi,
James Hatcher e i membri della sua famiglia (alcuni dei quali medici)
cominciarono a pensare che forse si trattava della stessa malattia che
aveva contratto Octavia. I loro timori li gettarono nel panico, perché
si resero conto che probabilmente l'avevano sepolta viva!
Venne
immediatamente organizzata una riesumazione d'emergenza e quando la bara
di Octavia venne aperta, la povera giovane venne trovata in uno stato
orribile. La bara non era a tenuta stagna e lei era quindi riuscita a
sopravvivere per un paio di giorni, intrappolata sotto terra. Il
rivestimento all'interno del coperchio della bara era stato lacerato
dalle unghie insanguinate di Octavia, il cui volto era graffiato e
contorto in un'espressione di terrore. Doveva essersi risvegliata dal
suo sonno e si era ritrovata intrappolata nella bara. Poi, incapace di
fuggire, era morta di una morte terribile!
Nel 1892, uno grande
monumento, commissionato dal marito James, venne eretto in onore di
Octavia: in cima ad un'alta colonna di pietra si ergeva la statua in
marmo a grandezza naturale della signora Hatcher, in piedi, mentre si
reggeva il vestito in perfetto stile d'epoca con la mano sinistra e
nella destra teneva il manico di un parasole.
Un tempo, c'era anche
una scultura del suo bambino in braccio alla statua, ma i vandali sono
riusciti a rompere il braccio e il bambino si trova ora per terra,
adagiato su un letto, accanto al monumento.
James Hatcher, invece,
morì nella sua casa accanto all'Hotel Hatcher nell'ottobre 1939. Era
malato da diverse settimane e aveva appena festeggiato il suo 80°
compleanno. Il funerale si tenne presso l'hotel e intervennero decine di
amici e parenti e personaggi di spicco, come il Governatore del
Kentucky AB Chandler, il vice governatore Keen Johnson e un certo numero
di altri funzionari statali.
Hatcher fu sepolto nella tomba di
famiglia al cimitero di Pikeville, in una bara che aveva costruito
apposta per lui: la bara aveva un meccanismo di sicurezza che consentiva
alla persona rinchiusa al suo interno di fuggire in caso di sepoltura
prematura.
Nel corso degli anni, la strana ed inquietante storia
della morte di di Octavia Hatcher è stata raccontata e ri-raccontata a
Pikeville. Alla fine, come accade per molte leggende, la storia è stata
distorta e modificata e gran parte della verità è andata persa.
La
versione più comune della storia vuole che Ottavia sia morta mentre era
ancora incinta e che durante il funerale i presenti abbiano sentito uno
strano suono proveniente dall'interno della bara. Quando aprirono il
coperchio, il bambino, Jacob, era nato dalla donna morta. Il piccolo
visse per poche ore e poi morì a sua volta. Ovviamente, questa storia è
falsa e basta uno sguardo alla tomba della famiglia Hatcher per rendersi
conto che la morte di Jacob ha preceduto quella di Octavia di diversi
mesi.
Alcuni sostengono che la statua prenda vita in certe notti e
spaventi gli intrusi. E 'stato nel periodo in cui girava questa storia
che qualcuno ha rotto il braccio che teneva il bambino di pietra.
C'è poi la versione, forse la più popolare, che sostiene che lo spirito
di Octavia sia arrabbiato con la gente di Pikeville per aver permesso
che la seppellissero viva. A causa di questo, nella notte
dell'anniversario della sua morte, la statua in cima alla sua lapide
girerebbe sul suo piedistallo fino ad orientarsi in modo da guardare
nella direzione opposta a quella originale. Questa storia è girata per
molti anni, fino a quando è stato rivelato che i movimenti notturni
erano opera di alcuni studenti universitari.
Eppure, le voci che
sostengono che il cimitero sia infestato continuano a circolare: le
persone che hanno visitato il posto e, soprattutto, chi ha vissuto sulla
collina dove si trova il cimitero, hanno spesso parlato di strane grida
nel buio e di una strana apparizione nebbiosa in prossimità della tomba
di Octavia. Nel 1990 la famiglia Hatcher mise una pietra nel cimitero
che conteneva informazioni accurate sulla morte di Octavia e pose la sua
statua su una nuova base in marmo. Hanno inoltre circondato l'area con
una recinzione, sperando di tenere fuori intrusi e vandali.
E se la
recinzione è riuscita a tenere fuori gli indesiderati, niente ha potuto
invece frenare la nascita di continue nuove storie di fantasmi e
manifestazioni soprannaturali intorno alla tomba.
La domanda è ... sono proprio vere queste storie?
Ci sono molti articoli di giornale del 1930 e del 1950 (e anche un
libro) che parlano della morte di Octavia, ma non viene fatto cenno a
nulla di strano sul suo decesso.
Se Octavia fosse veramente stata
sepolta viva, come sostiene la leggenda, in una piccola città come
Pikeville, la cosa sarebbe sicuramente finita sui giornali. Una storia
così tragica sarebbe stata ricordata per molti anni, eppure nessun
articolo di giornale ne parla.
E ancora, dove sono le prove che
Octavia sia stata riesumata e trovata in quello stato? Dove sono i
registri, i ritagli di giornale, i titoli di quel periodo? Dove sono le
note dei medici che hanno effettuato l'esumazione e l'esame del corpo?
Dov'è l'ordine di riesumazione?
Quando James Hatcher morì, nel
1939, non fu fatta alcuna menzione al calvario terribile di Octavia: in
genere, se una persona aveva avuto in vita una sorta di tragedia o di
scandalo, il necrologio ne parlava.
In un articolo del 1959, che
ricorda lo "Zio Jim" e il suo Hatcher Hotel, si parla della vita di
James Hatcher, dei suoi interessi e del suo carattere, ma non dei
dettagli della morte di Octavia: viene solo citato il fatto che è morta
giovane: se ci fosse stata una storia da raccontare, sicuramente
l'autore dell'articolo l'avrebbe fatto.
E' molto probabile, invece,
che il mito sia stato scatenato da una bara personalizzata con una
chiusura di sicurezza che stava in mostra all'Hatcher Hotel e che ha
causato una serie di speculazioni sul perché il signor Hatcher l'avesse
acquistata. Alcuni dicono che avesse il terrore di essere sepolto vivo
per via della tragedia successa a Octavia. Ma davvero la paura di James
Hatcher di essere sepolto vivo aveva qualcosa a che fare con la morte
della moglie? Chi lo sa.
Forse quella paura ce l'aveva sempre avuta.
Con tutte le storie che giravano a metà 800, come le opere di Edgar
Allan Poe ("La sepoltura prematura ", "Il gatto nero" e "Il barile di
Amontillado", tutti scenari che parlano di gente sepolta viva), il
terrore di essere sepolti vivi era comune a molti e fu proprio quello
che portò a creare all'epoca le "bare di sicurezza".
Di certo e documentato sappiamo solo che Octavia Hatcher si ammalò, entrò in uno stato comatoso e morì.
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