L'angelo è un monumento alto 2 metri e mezzo, eretto nel 1912 a vegliare l'ultimo luogo di riposo della famiglia Feldevert. La statua è stata fonte di molte storie e leggende ad Iowa City, racconti più che altro collegati al misterioso cambio di colore dell'angelo, che dal dorato del bronzo è passato ad un nero misterioso.
La statua è stata eretta da Theresa Dolezal Feldevert, una dottoressa emigrata in America da Strmilov, Boemia. Theresa e suo figlio, Eddie Dolezal, si trasferirono ad Iowa City, dove lei lavorava come levatrice, e vissero lì fino al 1891, quando Eddie morì di meningite all'età di 18 anni. Fu sepolto nel cimitero di Oakland e Theresa installò sulla sua tomba un monumento che riproduceva il ceppo di un albero.
Dopo la morte di Eddie, la donna si trasferì a Eugene, in Oregon, dove sposò Nicholas Feldevert, morto tragicamente pochi anni dopo, nel 1911. Dopo la perdita del marito, Theresa tornò ad Iowa City e commissionò a Mario Korbel, un artista boemo di Chicago , l'angelo che fu poi posizionato sopra il corpo del figlio e le ceneri del marito. L'angelo arrivò alla stazione ferroviaria di Iowa City su un pianale, il 21 Novembre 1912.
Secondo la storia locale e le testimonianze delle persone che vivevano in città all'epoca dei fatti, l'angelo venne installato nel cimitero al momento stesso del suo arrivo, nel 1912. Altre fonti sostengono che in realtà rimase conservato in un granaio per sei anni e che venne messo al suo posto solo dopo la fine dell'azione giudiziaria che Theresa intraprese contro l'artista, Mario Korbel. La storia racconta, infatti, che la donna si rifiutò di pagare i 5000 dollari pattuiti per la statua, perché l'artista non aveva soddisfatto la sua specifica richiesta di includere nella scultura una replica del tronco d'albero di suo figlio. Alla fine, Theresa perse la causa.
Qualunque sia la verità, ad un certo punto, dopo l'installazione dell'angelo, il monumento di Eddie venne spostato dalla sua posizione originale nella sede attuale, a fianco dell'angelo. I suoi resti, insieme con le ceneri di Nicholas Feldevert, vennero collocate sotto la base dell'angelo. Teresa morì di cancro il 18 novembre 1924 e le sue ceneri furono deposte sotto la statua, insieme al figlio e al marito, e da quel momento in poi, cominciarono a girare storie strane.
Nel giro di pochi anni dala sua installazione nel cimitero di Oakland, l'angelo di bronzo cominciò stranamente ad annerirsi. Molti parlano di una naturale ossidazione del metallo, ma altri forniscono spiegazioni diverse.
Una leggenda vuole che Theresa Feldevert fosse una donna molto misteriosa e che sia stata la sua malvagità a causare il cambio di colore dell'angelo, che serve a ricordare i peccati della sua famiglia e ad avvertire le persone di stare lontano dalla sua tomba. Alcuni sostenevano che la malvagità di Theresa fosse evidente nell'angelo stesso: a differenza di molti angeli nei cimiteri, che di solito sono posizionati con la testa e le ali alzate per aiutare i defunti a salire in cielo, l'angelo dei Feldevert guarda a terra e le sue ali non sono sollevate verso il cielo. Oltretutto, stranamente, sul monumento non vi è alcuna data di morte per Theresa Feldevert.
Una leggenda affermava che qualsiasi ragazza avesse baciato i piedi dell'angelo al chiaro di luna, sarebbe morta nel giro sei mesi, a meno che, naturalmente, non fosse stata vergine. Altri hanno anche raccontato che toccare l'angelo nella notte di Halloween porta alla morte in sette anni e, peggio ancora, che baciarlo causerebbe l'arresto cardiaco. Le donne in gravidanza devono tenersi alla larga, perché passare sull'ombra proiettata dalle ali può provocare la perdita del bambino.
Secondo un'altra storia, l'angelo sarebbe diventato nero dopo uno strano temporale scoppiato la notte del funerale di Theresa. In base a questa versione, l'angelo sarebbe stato colpito da un fulmine e sarebbe per questo motivo che è diventato nero.
Ci sono anche storie che imputano il colore nero della statua all'infedeltà di Theresa, che avrebbe giurato sulla tomba del marito di rimanergli fedele fino alla morte, dicendo che il suo angelo della morte sarebbe diventato nero qualora lei avesse tradito la sua memoria.
La spiegazione forse più inquietante del cambio di colore dell'angelo è quella che sostiene che il figlio di Teresa non morì di malattia, come i registri dichiarano, ma che fu lei ad ucciderlo e che fuggì in Oregon subito dopo, lasciandosi alle spalle il senso di colpa. In séguito, vergognandosi della sua azione, trasferì il corpo sotto le ali dell'angelo, che poco dopo cominciò a diventare nero a memoria della sua vergogna.
Anche se queste storie sono inverosimili, rimangono comunque una parte essenziale della tradizione e delle leggende dell'Iowa. Per generazioni, gli abitanti del posto e gli studenti dell'Università dell'Iowa sono venuti al cimitero di Oakland, spesso al chiaro di luna, per svelare i misteri dell'angelo.
Ovviamente, tutta questa popolarità ha attirato diversi vandali, che hanno spezzato molte dita della statua chissà per farne cosa.
Le iscrizioni sull' Angelo Nero e sul
ceppo d'albero non sono facilmente decifrabili.
L'iscrizione sull'angelo è in dialetto boemo:
"PRO MNE SLUNCE MRAKY
KRYLY GEST BYLA TRNITA NEZ
UTEGHY UBIHALY DNOYE MEHO
ZIYOTA PRAGI SYOJI VYKONALAS
UDZY JEN K DOBRU SUET RUCE
SKLADAS HLAVA KLESA DUGH M
DALKY OKLETA KDE
POSTRASTEGH TEBESTALA
OCEKAYN ODPLATA"
L'iscrizione è stata tradotta diverse volte da studenti e studiosi vari. La traduzione più recente e fedele recita:
"Il sole e le nuvole stavano sopra al mio viaggio
Ci sono stati giorni duri e gioiosi nella mia vita.
Creasti il mio lavoro solo per rendere il mondo migliore.
Le tue mani si piegano e la tua testa va giù.
Il vostro spirito vola via dove la ricompensa eterna
Vi attende dopo le avversità"
Sia il tempo che le intemperie hanno praticamente cancellato l'iscrizione sul ceppo, che invece è in inglese e dice:
"Come un bocciolo che si sta appena aprendo
Stava per cominciare la mia vita
Ma la morte è arrivata senza misericordia,
senza pietà
Il Signore l'aveva inviata per me
Non mi è stato concesso il tempo di dire addio
Non piangere per me, cara madre.
Io sono in pace nella mia fredda tomba".
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