el 1725, nei boschi al di fuori della
città tedesca di Hamelin, un gruppo di cacciatori guidati dal re George
I, trovò un giovane ragazzo arruffato e sporco, che non sapeva parlare, e
camminava a quattro zampe. Sembrava essere rimasto alla prima fase
dell'infanzia. Peter (così fu chiamato), il ragazzo selvaggio di
Hannover e il primo bambino selvaggio documentato della storia, divenne
più tardi l'animale della famiglia reale britannica.
Peter catturò
immediatamente l'attenzione di re George I, che lo portò alla sua corte e
lo curò, per poi portarlo con sé in Inghilterra, dove il suo aspetto
strano e i suoi comportamenti bizzarri suscitarono l'interesse di tutti.
Furono in molti a speculare sul ragazzo selvaggio. Venne anche dipinto
un suo ritratto a Kensington Palace e Carl Linneo creò una nuova
categoria umana apposta per lui nel suo Systema Naturae, chiamandola
"Juvenis Hanoveranus".
La principessa del Galles, Caroline di
Ansbach, cognata del re, si preoccupò della formazione del ragazzo,
affidandolo alle lezioni del Dottor Arbuthnot, ma nonostante tutti i
suoi sforzi, Peter non imparò mai a parlare, né a leggere, né a scrivere
: era solo in grado di ripetere un paio di parole, anche se le persone
che lo incontrarono, dissero che sembrava di capire ciò che gli veniva
detto.
A quel tempo, la presenza di Peter in Inghilterra sollevò
molte questioni sulla natura e l'educazione umana e sulla linea di
demarcazione sottile che separa gli esseri umani dagli animali
selvatici. Ulteriori studi moderni sul caso di Peter suggeriscono che in
realtà il ragazzo non fosse "selvatico", ma che probabilmente soffrisse
di gravi problemi mentali. Oggi si ritiene che soffrisse di una
malattia genetica molto rara, conosciuta come la sindrome di
Pitt-Hopkins,
una patologia identificata solo nel 1978, quasi 200
anni dopo la morte di Peter. Alcune caratteristiche fisiche del ragazzo,
evidenti nel ritratto di Kensington Palace, farebbero pensare proprio
alla sindrome di Pitt-Hopkins: "l'arco di Cupido" delle labbra
particolarmente sinuoso, la bassa statura, la robustezza, i capelli
ricci, le palpebre cadenti e le labbra spesse.
Dopo la morte di
George, nel 1727, venne affidato con un lauto compenso alle cure della
signora Titchbourn, una delle dame di compagnia della Regina. La signora
Titchbourn era solita trascorrere alcune settimane ogni estate presso
la casa del signor James Fenn, un piccolo proprietario terriero, dell'
Hertfordshire. Peter venne quindi lasciato alle cure del signor Fenn e
le sue cure vennero sempre economicamente sostenute dalla regina
Caroline. Dopo la morte di James Fenn, Peter passò sotto l'ala del
fratello di James, Thomas Fenn, in un altro casolare, chiamato Broadway,
dove visse fino alla sua morte.
Nella tarda estate del 1751 Peter
scomparve dalla Broadway Farm e ovunque furono pubblicati annunci che
offrivano una ricompensa per il suo ritrovamento. Il 22 Ottobre 1751
scoppiò un incendio nella parrocchia di St. Andrew, a Norwich. Il fuoco
si propagò al carcere vicino, che venne invaso dal fumo e dalle fiamme.
I detenuti, spaventati, vennero frettolosamente rilasciati e uno di
loro suscitò notevole curiosità per il suo aspetto bizzarro e i suoni
che emetteva: alcuni lo descrissero come un orango. Qualche giorno dopo,
attraverso una descrizione sul London Evening Post, venne identificato
come Peter, il ragazzo selvaggio. Peter venne riportato alla fattoria di
Thomas Fenn e, a causa della sua tendenza a girovagare e a mettersi
nei guai, venne dotato di un collare di cuoio con la scritta "Peter, il
selvaggio di Hannover. Chi lo porterà al signor Fenn a Berkhamsted,
nell'Hertfordshire, sarà risarcito per i problemi causati"
Pietro,
che era nato nel 1713, morì il 22 febbraio 1785, all'età di circa 72
anni, e venne sepolto nel cimitero presso la Chiesa di St. Mary. La sua
tomba si trova appena fuori dalla porta principale. All'interno della
chiesa, sulla parete sud della navata, vi è una targa di ottone con una
breve biografia di Peter. A Londra, il ritratto di Peter è ancora
visibile sulla parete est della scala del re a Kensington Palace. Il
collare è conservato nella collezione della Berkhamsted Collegiate
School.
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