Roche Harbor (sull'isola di San Juan)
deve la sua fondazione, nel 1880, alla calce, un ingrediente essenziale
nel cemento, nei fertilizzanti e in altri prodotti. John Stafford
McMillin (1855-1936) divenne ricco quando, nel 1886, acquistò una quota
dei ricchi depositi di calcare che si trovavano nelle vicinanze; queste
imprese locali divennero i maggiori produttori di calce di tutto
l'Ovest e la McMillin’s Roche Harbor Lime and Cement Company diventò la
fonte di lavoro principale nella Contea di San Juan. Come presidente e
direttore della società per 50 anni, McMillin acquisì in pratica il
controllo di Roche Harbor. Costruì dei cottages per i dipendenti della
società e per le lopro famiglie, aprì un negozio di alimentari e degli
uffici aziendali ed edificò tante altre strutture della città. Venne
costruita anche una chiesa metodista, nel 1892, che svolse anche
funzione di scuola per i figli dei dipendenti della società (ora è
diventata la Our Lady of Good Voyage, l'unica chiesa cattolica di
proprietà privata negli Stati Uniti). Alcuni dei dipendenti erano
giapponesi, vivevano nella "Japan Town", all'estremità sud della baia, e
lavoravano come cuochi, camerieri, domestici e giardinieri. Loro e le
loro famiglie vennero sepolti nel cimitero di Roche Harbor, ma le loro
tombe di legno sono da tempo scomparse lasciando i sepolcri senza nome
(anche le loro case erano in legno e non è rimasto nulla). McMillin
costruì anche l'Hotel de Haro (chiamato così in onore di Gonzales Lopez
de Haro, uno dei primi esploratori spagnoli): era un edificio a tre
piani e aveva 22 camere. Nel 1975, la strada di fronte all'hotel venne
rivestita di mattoni a fuoco, prodotti proprio nelle fornaci originali
della compagnia.
Macmillin costruì inoltre una grande casa di legno
a tre piani sul lungomare, che è stata ristrutturata per essere
utilizzata come ristorante nel 1950.
McMillin e sua moglie Louella
Hiett McMillin (1857-1943) ebbero quattro figli: John (1878), Fred
(1880-1922), Paul (1886-1961), e Dorothy (1894-1980). McMillin
attribuiva il proprio successo alla religione, alla famiglia e alla
confraternita di cui lui e suo fratello William erano stati membri, la
Sigma Chi dell'Indiana Asbury College (ora DePauw University). Sia
McMillin che suo figlio Fred erano massoni di 32° grado. Oltre ad essere
un uomo ricco, McMillin era anche una personalità di spicco nella
politica locale e statale: divvene, infatti, capo del partito
repubblicano della contea di San Juan. Tra i suoi amici, vantava il
presidente Theodore Roosevelt, che soggiornò nella stanza 2A dell'Hotel
de Haro quando visitò Roche Harbor nel 1906 (la stanza è ora la suite
presidenziale dell'hotel di Roche Harbor).
Nel 1936, McMillin spese
30.000 dollari per la realizzazione del mausoleo di famiglia,
l'Afterglow Vista. Il nome "Afterglow" deriva dal gioco di luci che al
tramonto si poteva ammirare sul Canale di Spieden: dalla sua posizione
elevata, il mausoleo dominava la spiaggia di Afterglow e lo Stretto di
Haro (oggi la vista è coperta dagli alberi).
Il mausoleo di
Afterglow Vista è molto diverso da altre cripte tradizionali: è stato
progettato come un "tholos", una struttura circolare simile a un tempio
aperto, costruito in pietra calcarea e cemento. Inoltre, Afterglow Vista
incorpora elementi di design interessanti tratti dalle filosofie dei
massoni e dei Cavalieri Templari.
Il mausoleo si trova lungo un
sentiero che attraversa una zona boscosa a nord est dei cottages dei
lavoratori e del cimitero, nella parte più settentrionale del quartiere
storico di Roche Harbor. Sull'arco in filigrana di metallo sopra
l'ingresso in muratura si legge "Afterglow Vista" e una targa sulla
porta identifica coloro che sono sepolti nel mausoleo, spiegando il
simbolismo del suo design. Appena attraversato l'arco, si salgono tre
rampe di scale: il prima ha tre gradini, che simboleggiano le tre età
dell'uomo (infanzia, età adulta e vecchiaia); la seconda ha cinque
gradini, che simboleggiano i cinque ordini di architettura classica
(toscano, dorico, ionico, corinzio e composito); e la terza ha sette
gradini, che simboleggiano le sette arti e scienze liberali (trivio:
grammatica/letteratura, retorica e dialettica; e quadrivio: aritmetica,
geometria, musica e astronomia). In cima alle scale c'è una piattaforma
rialzata con sette colonne toscane disposte in cerchio; le colonne
(ognuna alta oltre 9 metri) dovrebbero essere delle stesse dimensioni di
quelle del Tempio di Salomone. Le colonne sono collegate da un anello
modellato a formare sette fleur-de-lis. Una delle colonne sul lato ovest
è rotta (è stato progettata in questo modo) per simboleggiare il lavoro
interrotto in vita e rimasto incompiuto alla morte. Il mausoleo non
venne comunque completato come previsto: il disegno originale di
McMillin prevedeva che le colonne sostenessero una cupola di bronzo
sormontata da una Croce di Malta (una connessione simbolica alla
confraternita di Sigma Chi). I 20.000 dollari previsti per la cupola
vennero tagliati dal progetto all'ultimo minuto, per risparmiare denaro.
Sulla piattaforma al centro delle sette colonne c'è un tavolo calcareo
circondato da sei sedie - il luogo di ritrovo tradizionale per le
famiglie e simbolo di riunione dopo la morte. Recentemente,
l'Afterglow Vista è stato vittima di atti di vandalismo, che hanno
completamente distrutto una sedia e danneggiato gli schienali delle
altre due.) Su ognuna delle sedie è inciso il nome di un membro della
famiglia McMillin, le cui ceneri sono sepolte in un nicchia nel sedile.
Sulla sedia di John McMillin si legge: "John Stafford McMillin, AB, AM,
LL.D., Massone di 32° - Cavaliere Templare - Nobile del Mistico
Santuario Sigma Chi - metodista - repubblicano".
Il monumento è
orientato in modo tale che il tramonto nel mese di giugno risplenda
attraverso la colonna spezzata a ovest e vada a cadere sulle due sedie
che contengono le ceneri di McMillin e di sua moglie.
Sono state
viste e fotografate delle strane luci al mausoleo, persino delle luci
blu in bilico sulle sedie. Sono stati registrati anche dei "punti
freddi" e il suono di alcune voci. Molti visitatori hanno avvertito
delle strane presenze vicino al tavolo, e coloro che si sono seduti
sulle sedie hanno provato una forte sensazione di disagio, come se
avessero violato uno spazio sacro. Quelli che si sono seduti sul tavolo,
invece, hanno riferito di aver sentito come una forza che li spingeva
fuori. Altri sostengono di aver visto i membri della famiglia McMillin
seduti intorno al tavolo a ridere e parlare, nelle notti di luna piena. È
interessante segnalare che le persone che visitano il mausoleo nei
giorni piovosi riferiscono che la pioggia non li bagna quando sono
seduti sulle sedie, come se la cupola di bronzo, che doveva avere lo
scopo di coprire i tavoli e le sedie, in realtà ci fosse.
Ma non è
tutto. Il secondo piano dell'albergo di Roche Harbor, che era in origine
l'Hotel de Haro di John McMillin, è infestato dal fantasma di una donna
di mezza età vestita con un lungo abito. Un impiegato dell'hotel ha
raccontato di aver sentito il rumore di un fruscio di vestiti quando
nell'albergo non c'era nessun altro. Molti pensano che il fantasma sia
quello di Ada Beane, governante della famiglia McMillin (a volte
identificata anche come la segretaria di McMillin), che a quanto pare
veniva considerata più un membro della famiglia che una dipendente. Ada
viveva nel suo cottage vicino alla casa della famiglia McMillin a Roche
Harbor. Sebbene sia morta per cause naturali, persistono delle voci che
parlano in realtà di un suicidio. I resti della Beane furono cremati e
le ceneri conservate dalla famiglia McMillin fino a quando non sono
stati messi nel mausoleo di Afterglow Vista. A metà degli anni
cinquanta, il direttore del resort rimase sorpreso nell'apprendere da
Paul McMillin che le ceneri della Beane erano nel barattolo che si
trovava nell'ufficio di Paul. Dopo le ripetute apparizioni del fantasma,
si decise di mettere le ceneri in un'urna di rame e deporle nella
cripta di famiglia. Ma gli strani fenomeni continuarono: luci che si
spegnevano, porte che si aprivano e si chiudevano, apparecchi che si
accendevano da soli, mobili spostati, vetri rotti, insomma... i soliti
scherzi da spiriti. Quando l'ex cottage della Beane venne compreso nel
progetto di ristrutturazione dell'albergo e divenne una sala da pranzo,
il direttore del ristorante del resort raccontò che mentre si apprestava
ad uscire, a tarda sera, dopo aver chiuso il ristorante, si accorse che
era rimasta una candela accesa, nonostante fosse sicuro di aver spento
tutto. Tornò indietro per spegnerla ed improvvisamente si accesero tutti
i ventilatori della sala. Nel corso degli anni, furono parecchi i
dipendenti riferirono episodi simili.
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