venerdì 17 luglio 2015

89. Le Cimetière des Chiens et Autres Animaux Domestiques

La brevità della vita di un animale domestico rispetto a quella del suo padrone non riduce affatto l'impatto emotivo che questi animali hanno sulle nostre vite, anzi. Ed è giusto che una volta morti, si trovi un modo per rendergli omaggio. Le Cimetière des Chiens et Autres Animaux Domestiques (Il Cimitero dei Cani ed Altri Animali Domestici), ad Asnières-sur-Seine, alle porte di Parigi, è stato creato nel 1899 da Georges Harmois e dalla giornalista Marguerite Durand (il pony della Durand è sepolto proprio di fronte al cimitero), che acquistarono una striscia di terra su una piccola isola vicino al Pont de Clichy, dove rimane ancora oggi, anche se il sito non è più un'isola.
E 'stato costruito in seguito all'introduzione di una legge francese del 1898, che ha messo fine alla pratica dei parigini di gettare i corpi degli animali nella spazzatura o nel fiume.
Appena attraversata la Senna un ornato cancello d'ingresso in stile Liberty annuncia l'arrivo in un imponente giardino in cui non sono sepolti solo cani, ma anche tantissimi altri animali, tra cui gatti, cavalli, uccelli, conigli , tartarughe, topi, criceti, pesci, una gazzella, una scimmia, un leone e una pecora, per un totale di oltre 40.000 animali. L'epitaffio più ripetuto è: "Je ne t'oublierai jamais" (Io non ti dimenticherò mai).
Appena si entra, vicino all'ingresso, si viene accolti da un grande ed elaborato memoriale dedicato al leggendario San Bernardo Barry, che morì nel 1814.
Secondo l'iscrizione salvò 40 vite, nelle Alpi svizzere, tra cui quella di una bambina intrappolata nel ghiaccio su sporgenza inaccessibile.
Ma Barry morì nel salvataggio della 41esima persona. Barry non è in realtà sepolto qui: il suo corpo è stato imbalsamato ed è visibile al Museo di Storia Naturale di Berna.
Il cimitero ospita anche la stella canina di 27 film di Hollywood, Rin Tin Tin, che a un certo punto si dice abbia ricevuto il maggior numero di voti per l'Oscar come miglior attore, ma venne rifiutato perché non umano.
Il 15 maggio del 1958, un cane randagio andò a morire di fronte al cimitero e la direzione decise di erigere un monumento in suo onore: era il 40millesimo animale che veniva sepolto nel cimitero.
Nel 1986, a causa di gravi problemi finanziari, il consiglio di amministrazione decise di interrompere ogni ulteriore attività e il cimitero chiuse definitivamente a settembre del 1987.
Tuttavia, i sostenitori e gli amanti del vecchio cimitero non si rassegnarono e alla fine, il dipartimento del sindaco della città mise a punto un piano per salvare il cimitero, ottenendo dalle autorità statali che al sito venisse riconosciuto il suo interesse storico.
Questo assicurò un futuro al cimitero.
Vennero eseguiti i lavori per consolidare la riva del fiume e, a partire dal 1 febbraio 1997, la comunità di Asnières si è assunta la responsabilità del cimitero.
Le lapidi degli animali sono di tutti i tipi e vanno dalle più semplici alle più elaborate.
Il cimitero è ancora in uso ed è popolato da gatti: in un'area adiacente al cimitero, infatti, si trova una colonia felina i cui ospiti vengono accuditi e sfamati dalla direzione del cimitero stesso... chissà se questo basterà a garantirgli un posto in questo posto meraviglioso.

































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