Il Parco degli Acquedotti, non lontano
dalla chiesa di S. Policarpo nel quartiere Tuscolano, è chiamato così
per i resti degli antichi acquedotti che lo attraversano.
Tra
l’Acquedotto Claudio e la ferrovia, si trovano una piattaforma di
cemento e una grata che nascondono l’oscura Tomba dei Cento Scalini
chiamata in questo modo per il numero di scale che bisogna scendere per
raggiungerla. L’interno ricorda una sorta di catacomba. La camera
funeraria ospita sarcofagi in marmo non levigato, ossa ed altro. Da essa
partono diversi cunicoli che porterebbero a un misterioso labirinto,
che dovrebbe servire a celare chissà quale tesoro.
Secondo una
“leggenda metropolitana”, un gruppo di ragazzi desiderosi di scoprirlo,
negli anni 80, si avventurò fino alla camera funeraria e, usando un
gomitolo di spago come filo di Arianna, provò a spingersi nel labirinto.
Alcuni teppisti che avevano seguito la scena pedinarono i ragazzi e
tagliarono lo spago. Il gruppo di giovani non fece più ritorno. E ancora
oggi, sempre secondo la leggenda, chi si trova di notte a passare dalle
parti della Tomba dei Cento Scalini, sente i lamenti degli spiriti
inquieti dei ragazzi che si disperano cercando ancora la via d’uscita.
La Tomba è stata chiusa nei primi anni 90 in seguito a misteriosi eventi e ad atti vandalici.
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