Cimitero di Bonaria (Cagliari). Nella
cappella della famiglia Devoto, sopra un piano marmoreo, poggiante su di
un basamento a tronco-piramidale, è posta la figura di un bambino che,
seduto su una seggiola, pare dormire. Il braccio destro ricade su un
fianco; quello sinistro è abbandonato in grembo, accanto al giocattolo
sul quale si è allentata la presa: è Efisino Devoto. Il suo ritratto,
modellato a tutto tondo, è descritto fin nei minimi particolari: dai
capelli riccioluti al vestitino, dal colletto di pizzo agli stivaletti
abbottonati. nell’antica cappella della nobile famiglia. Il piccolo
indossa il vestito della festa, e pare essersi assopito sulla sua
seggiolina di legno. Le parole incise sull'epigrafe recitano: "Cattivo!
Perchè non ti risvegli?!" Il bambino è infatti ritratto nel sonno, come
se il suo corpo facesse ancora parte del mondo.
Si racconta che la mamma lo chiamò per andare a messa, ma Efisino non si mosse. Credendolo addormentato, lo scosse, invano. Già con gli occhi pieni di lacrime, la donna ebbe un motto di stizza: «Svegliati, cattivo!». Ma Efisino non aprì mai più gli occhi, chiusi al mondo e a tutti quelli che, dopo più di cent’anni, passano ancora davanti alla cappella Devoto.
Si racconta che la mamma lo chiamò per andare a messa, ma Efisino non si mosse. Credendolo addormentato, lo scosse, invano. Già con gli occhi pieni di lacrime, la donna ebbe un motto di stizza: «Svegliati, cattivo!». Ma Efisino non aprì mai più gli occhi, chiusi al mondo e a tutti quelli che, dopo più di cent’anni, passano ancora davanti alla cappella Devoto.
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