Mito o realtà? La tomba di Minosse
rappresenta una delle più importanti scoperte archeologiche nel nostro
Paese. Si trova sotto la superficie rocciosa della Gurfa, collina nei
pressi di Alia, in provincia di Palermo. Il "Tholos" scoperto sarebbe il
più grande del Mediterraneo. Il tholos è una tomba interamente scavata
nella roccia ed in questo caso, appurata la sua maestosità, potrebbe
anche trattarsi della tomba di Minosse, citata dallo storico greco
Diodoro Siculo. Si tratta di una scoperta di per sé importantissima e di
assoluta rilevanza archeologica, ma l'ipotesi che possa davvero
trattarsi della tomba del re cretese le dona un'eco internazionale ed un
incommensurabile fascino.
Figlio di Zeus ed Europa, Minosse fu re
di Creta e si narra che fosse un re giusto e saggio e per questo motivo,
dopo la sua morte, sarebbe divenuto uno dei giudici degli inferi,
assieme a Radamante ed Eaco.
Ma cosa legò Minosse alla Sicilia?
Tante cose ed avvenimenti, in realtà. Combattè contro Niso dal "capello
d'oro" (capello da cui il mito narra dipendessero la sua vita e
potenza), re di Megara, la cui figlia, Scilla, si innamorò perdutamente
del re cretese e non indugiò ad introdursi nottetempo nella camera da
letto del padre per tagliargli il capello d'oro. Scilla consegnò poi le
chiavi di Megara a Minosse e gli chiese di sposarla. Minosse conquistò
Megara, ma si rifiutò di portare a Creta la parricida, che per lo
sconforto si tolse la vita annegandosi in mare.
Quello che secondo i
miti attici fu invece un re crudele e senz'anima, si narra che venne
ucciso in una vasca da bagno in Sicilia, mentre si trovava ospite del re
sicano Cocalo. Minosse sarebbe stato ucciso dalle figlie di Cocalo,
intervenuto per difendere Dedalo, e avrebbe trovato una solenne
sepoltura in quei luoghi. Diodoro Siculo narrò come la leggendaria tomba
di Minosse si trovasse al di sotto di un tempio di Afrodite e come
anche Terone di Akragas, al fine di vendicare l'uccisione del re
cretese, avesse cercato ed occupato quest'area sacra.
Della
sepoltura del mitico re di Creta Minosse in Sicilia ci parlano gli
storici greci Erodoto e Diodoro Siculo. Infatti, secondo tali fonti
antiche Minosse giunse in Sicilia — a Comico, sede del palazzo del re
sicano Cocalo — per recuperare l'ingegnoso Dedalo, fuggito insieme al
figlio Icaro dal labirinto di Cnosso.
La tomba a tholos (che in
greco significa "cupola") rinvenuta nei pressi di Palermo potrebbe
essere il luogo d'eterno riposo del celebre re, ma potrebbe anche celare
diversi segreti storici ed archeologici.
La parete rocciosa della
Gurfa nasconde una straordinaria struttura, risalente all'età del bronzo
e scavata nell'arenaria rossastra. La datazione è ancora incerta ma
sembra risalire, dai rilievi effettuati, al 2500 a.C.-1600 a.C.
Tale
struttura è costituita da varie gallerie e stanze, che sono collegate a
un'enorme camera funeraria sotterranea, tipica del mondo miceneo ed
etrusco.
La tomba di Minosse, che richiama per forma e
caratteristiche la tomba di Atreo a Micene, risulta essere la più grande
tra quelle rinvenute nell'area mediterranea: essa è alta più di 15
metri, presentando un foro sulla sua sommità, e ha un diametro di 16,40
metri. La sommità della maestosa camera funeraria campaniforme presenta
un foro dal quale penetra la luce, generando suggestivi effetti
all'interno. In particolare, durante l'equinozio primaverile la luce
penetrata colpisce un punto preciso del pavimento, inondando chiunque vi
si trovi.
Nessun commento:
Posta un commento