Chiunque ficchi il naso nella storia del cimitero di Kensal Green, si imbatte in un'immagine che ha fatto il giro del mondo, sia all'epoca dei fatti che al giorno d'oggi. Il disegno illustra un evento che mai penseresti né vorresti ritrovarti a descrivere facendo ricerche su un luogo di riposo.
L'illustrazione è apparsa originariamente sulla prima pagina dell'Illustrated London News sabato 2 novembre 1872, pochi giorni dopo il tragico evento . Un uomo, Henry Taylor, viene ritratto a terra con un'enorme bara che lo schiaccia. Sullo sfondo, si vede la vedova dell'uomo di cui si stava celebrando il funerale che sviene, sopraffatta dalla scena. Gli altri presenti, impauriti e scioccati, si ritraggono, e un becchino osserva inorridito.
Incuriosita dalla vicenda, mi sono messa a spulciare sul web e, oltre alla foto della pagina originale, trovo anche la storia: un piccolo trafiletto di poche righe scritto nella seconda pagina che però fornisce una descrizione di base di ciò che è successo.
Si legge:
"Terminato il servizio in chiesa, la bara e le persone in lutto procedettero nelle carrozze verso il luogo della sepoltura fin quando fu dato l'ordine di girare, in modo che la bara, fabbricata con 4 libbre di piombo, scivolasse giù a capofitto . Si suppone che il morto abbia battuto il piede contro una pietra laterale e sia inciampato: gli altri portatori hanno lasciato andare la bara, che è caduta con grande forza sul defunto, fratturandogli mascella e costole."
Il povero Henry fu portato all'University College Hospital dove, nonostante gli sforzi dei medici, le sue ferite si rivelarono troppo gravi per riprendersi e morì il 24 ottobre, all'età di sessantasei anni.
Un'inchiesta che ebbe luogo due giorni dopo la sua morte con un verdetto registrato da un certo dottor Lancaster parla di "morte accidentale". E in una nota si suggerisce che mettendo delle cinghie attorno alla bara si sarebbero evitati ulteriori incidenti simili..
Ma chi era Henry Taylor, oggi ricordato principalmente per un incidente così strano e orribile? Le immagini ci raccontano solo una parte della storia: la fine della sua vita. Ma chi era prima?
Nel censimento del 1871 scopriamo che Henry Taylor era un sagrestano, sebbene nella versione del 1861 compaia sia come sagrestano che come becchino della Cappella di Camden. Vive a pochi poassi da lì, al numero 86 di Camden Street, dove si è trasferito da una precedente residenza (Spratt Street n.64), con la moglie Charlotte e tre dei loro otto figli.
La cappella (ora Cattedrale greco-ortodossa di Ognissanti) è stata progettata dalla stessa squadra (padre e figlio) che aveva costruito la Chiesa Nuova di San Pancrazio: la sua caratteristica torre infatti richiama la chiesa precedente ed è ispirata ad un monumento greco. In qualità di sagrestano, aveva il suo bel da fare, visto che nei documenti del 1854, il numero di fedeli della domenica mattina in chiesa raggiunge un totale di 1650 persone. Sia i vivi che i morti tenevano quindi parecchio occupato e questo duplice ruolo di becchino e sagrestano lo rendeva una personalità importante a livello locale.
Il fatto che lo abbiano portato da Kensal Green all'UCL Hospital per le cure mediche la dice lunga sulle sue condizioni. Probabilmente, nessuno degli ospedali più vicini sarebbe stato attrezzato per aiutarlo.
Dopo il decesso, l'uomo fu sepolto nel lato orientale del cimitero di Highgate, non lontano da artisti del calibro di Karl Marx, Malcolm McClaren e Mr. Facts Not Opinions, nella piazza 137, tomba 19039.
Chissà come avrà fatto a cavarsela la moglie di Henry, in un'epoca in cui la morte di un marito poteva far precipitare le famiglie nella povertà e nella disperazione... Charlotte, a quanto pare, sembra ce l'abbia fatta a sopravvivere: il censimento del 1881 la registra come beneficiaria di un introito annuale non meglio specificato. Sarebbe morta due anni dopo, nel 1883, e si sarebbe riunita al marito nella tomba che condividono a Highgate East, mentre la tragedia del 1872 è da tempo stata dimenticata.
Un particolare interessante da sapere è che un suo amico di vecchia data, che portava la bara insieme a lui, scrisse la storia sull'Evening Standard, aggiungendo alcuni particolari circa l'incidente, diverso tempo dopo la pubblicazione iniziale. Secondo 'G.A.N', Henry stava trasportando l'estremità dei piedi della bara, ma gli fu chiesto di prendere la parte della testa: nel cambiare posizione, era inciampato sui piedi del collega e questo causò lo squilibrio che aveva portato alla caduta della bara. Secondo lui, gli altri portantini non avevano semplicemente lasciato la bara, ma avevano lasciato che Henry venisse schiacciato senza fare nulla per impedirlo, "totalmente insensibili alla vita di un simile", come scriveva con fermezza G.A.N, che a suo dire aveva tenuto per sé certi "scritti sensazionalistici" per evitare di infliggere ulteriore dolore alla famiglia di Henry.
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Kensal Green Cemetery. | | |
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Cattedrale
di Ognissanti, Camden Town, disegnata nel 1828 da Thomas Shepherd.
Henry viveva in una delle case proprio dietro la chiesa. |
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L'Old
University College London Hospital a Gower Street. Questo edificio fu
infine abbattuto e sostituito con la meraviglia gotica in mattoni rossi
progettata da Alfred Waterhouse. |
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L'immagine apparsa originariamente nel 1872. |
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