Elizabeth Anne Bisceglie, detta Betty, nasce nello Stato di New York il 7 novembre del 1947. Terza di sei figli, proveniente da una cattolicissima famiglia di imprenditori, Betty si laurea in inglese ma il suo sogno è quello di divenire moglie e madre. E quel sogno sembra trovare una sua completa e rassicurante realizzazione nella distinta persona di Dan Broderick, compagno d'università, anche lui cattolico e di famiglia numerosa. Dan ha la faccia pulita e gran voglia di impegnarsi e diventare qualcuno. Betty sposa questo ragazzo di belle speranze, laureando in medicina, nel 1969: è l'inizio della vita di una famiglia (Betty e Dan avranno quattro figli, due maschi e due femmine), ma sopratutto di un sodalizio, di un lavoro di squadra che -secondo le solide convinzioni di Betty- durerà tutta la vita. All'inizio della loro vita matrimoniale, Betty e Dan non hanno molto. Una volta conseguita la sudata laurea in medicina, il padre di Dan ritiene di averlo sostenuto a sufficienza dal punto di vista economico e considera dunque "terminato" il suo compito genitoriale. Dan, però, non vuole smettere di studiare. Da uomo straordinariamente dotato ed intelligente qual è, egli comprende che combinare la sua formazione medica con una laurea in legge sarebbe proprio un gran colpo di genio. Pertanto, il neo dottore in medicina si iscrive alla facoltà di legge di Harvard per divenire anche dottore in legge ed agguantare, finalmente, il successo.
Betty, da moglie solidale, appoggia pienamente il marito e comincia per lei un periodo ancor più duro. Dopo la prima figlia Kim , nasceranno altri tre figli (una femmina, Lee, e due maschi, Daniel junior e Rhett) su un totale di nove, difficili gravidanze. Betty si occupa dei figli praticamente da sola, affinchè il marito possa studiare a tempo pieno. E lavora, solo lei, affinché il marito non sottragga ore preziose ai libri. Betty è insegnante, bambinaia per i vicini e molto altro: tutto perché Dan possa avere successo e la famiglia non anneghi nei debiti. Betty è una donna che ha sposato non solo suo marito, ma anche la di lui ambizione, e per essa si sacrifica, fino in fondo. Dopotutto, sono una squadra.
All'inizio degli anni Ottanta, Dan -ormai laureato- è un avvocato di successo specializzato in casi di malasanità. Aveva avuto una giusta intuizione: il fatto di essere, contemporaneamente, medico ed avvocato si rivela una carta vincente e lo aiuta nella carriera. Non gli ci vorrà molto per farsi un nome nella comunità legale di San Diego.
E Betty? Che ne è stato della super moglie/mamma che si giostrava tra cinque lavori e quattro figli per consentire al marito di studiare?
Betty guarda con piacere la scalata del marito, il quale ricorre addirittura alla rinoplastica per migliorare la sua immagine. Già, l'immagine. L'immagine è tutto e Betty lo impara presto. Ha smesso di barcamenarsi tra mille mestieri e può finalmente essere solo madre e moglie, accompagnando il marito al country club, in vacanza nel loro chalet di montangna, in viaggio in Europa e dovunque vada la gente che conta.
Betty non si è però resa conto di una cosa: si è ormai identificata totalmente col marito e con la sua carriera, dipende finanziariamente da lui e, in breve, ha praticamente perso se stessa. Il glamour della vita mondana e il luccichio dei gioielli costosi nascondono una realtà familiare che comincia, inesorabilmente, a manifestare le prime crepe. Dan e Betty litigano spesso e quei diverbi sono tutt'altro che glamour. Volano parole pesanti e, talvolta, anche oggetti. Nel 1983 il già traballante ménage dei Broderick ha una nuova decisiva scossa: Dan assume come sua assistente personale la ventunenne Linda Kolkena, ex hostess, bionda, bella, ma sopratutto giovane e spumeggiante. Betty sin da subito vede nella giovane segretaria una rivale, una sua sostituta più giovane. Allora Betty corre ai ripari: perde peso, cerca di eliminare le rughe. Da donna pratica e intelligente qual è, sa che la rivale ha dalla sua l'affilatissima arma della giovinezza. Dan, da parte sua, nega di avere un qualsiasi interesse per Linda e giustifica le sempre più lunghe giornate di lavoro con la necessità di guadagnare e mantenere l'alto tenore di vita della famiglia.
Il 22 Novembre 1983, giorno del trentanovesimo compleanno del marito, la sospettosa Betty decide di giocare la carta della sorpresa romantica: armata di rose rosse e champagne, fa una sorpresa in ufficio al marito. La sorpresa però la riceve lei ed è decisamente amara: suo marito non è in ufficio, le spiegano, perché è uscito con la segretaria. In ufficio ci sono pure i resti di un party privato: due bicchieri di vino, quel che resta di una torta di compleanno.
Betty decide allora di attendere il marito in ufficio, per sfogare tutta la sua rabbia e delusione. Ma Dan, quel giorno fatidico, non torna affatto in ufficio. La reazione di Betty non si fa attendere: tornata a casa, la donna prende gli abiti sartoriali del marito e gli dà fuoco.
Dan, nonostante tutto, continua a negare. Sua moglie è pazza: tra lui e la sua segretaria non c'è nulla. Mentre continua a negare le sempre più evidenti infedeltà, Dan non nasconde più il suo disprezzo: Betty è grassa, stupida, noiosa. Sono due anni di inferno per Betty, la quale si attacca disperatamente a quel matrimonio, che ormai rappresenta la sua identità, ma soffre il distacco sempre crescente del marito. Nel 1985, Dan lascia la moglie e i figli e va a vivere per conto suo. In un altro attacco di cieca furia, Betty carica in auto i quattro figli e li lascia piangenti davanti al portone chiuso della nuova casa paterna. In questo modo, la donna vuole infliggere al marito quella che crede essere una punizione terribile per un uomo in carriera: la condizione di padre "single". In questo modo, pensa Betty, il marito capirà cosa significa gestire una famiglia e tornerà ad apprezzarla. Ma le cose non vanno proprio così. Dan non si perde d'animo: si organizza, assume una baby sitter e decide di non restituire i figli alla moglie. Di lí a poco, l'uomo chiederà il divorzio, ammettendo di avere da anni una relazione con la segretaria Linda, e vende la casa di famiglia senza interpellare Betty. La donna, di fronte al rifiuto del marito di discutere con lei della cosa, sfonda con l'auto le mura della nuova lussuosa casa di Dan. Da bravo avvocato, esperto di psicologia qual è, Dan ha saputo ridurre alla disperazione la fragile moglie e non perde occasione di mostrare la pericolosità della consorte. Betty, dal canto suo, comincia a lasciare isterici messaggi sulla segreteria del marito: gli insulti, le volgarità dirette al marito e alla nuova fiamma di lui si sprecano. Dan allora comincia a "multarla": per ogni telefonata minatoria, lui le detrae soldi dall'assegno di mantenimento. Nel 1986, Dan Broderick torna un uomo libero: ottiene il divorzio e la custodia dei quattro figli. Solo nel 1988 però si finalizza un accordo economico, con Betty che si rappresenta da sola in tribunale perché, dice, il suo ex marito è troppo influente nella comunità di San Diego e nessuno vuole assumere il suo caso. L'accordo finale prevede un mantenimento per Betty di 16mila dollari al mese sino a quando non si risposerà. Una cifra molto elevata, ma che non soddisfa Betty, dato che l'ex marito guadagna più di centomila dollari al mese. Dopotutto, se lui si è costruito una professione ed un lavoro, lo deve anche agli sforzi della ormai ex moglie, che pochi mesi dopo la finalizzazione del divorzio (ottenuto il 30 gennaio 1989), acquista una pistola Smith & Wesson.
Un segnale preoccupante, che si aggiunge agli atteggiamenti persecutori e alle telefonate minatorie di Betty. É chiaro che l'ex signora Broderick è pericolosamente livida di rabbia, rabbia che le nozze tra Dan e Linda non fanno che esasperare.
La notte del 5 Novembre 1989, 2 giorni prima del suo 42° compleanno, Betty perde il controllo. Una volta per tutte. Rubate le chiavi di casa alla figlia Lee, Betty si introduce nella casa che l'ex marito divide con la nuova moglie. Silenziosamente, sale le scale e si introduce nella camera da letto padronale. Qui, Betty fa fuoco ben cinque volte: due proiettili colpiscono Linda alla testa e al petto, uccidendola all'istante; un proiettile colpisce al petto Dan, che viene ritrovato sul pavimento con un braccio proteso nel tentativo di raggiungere il telefono. Dan aveva 44 anni. Linda 28.
Convinta dalle figlie a costituirsi, Betty non mostra segni di pentimento. Dal carcere, la donna comincia a tessere la tela di una campagna mediatica che in breve susciterà un clamore nazionale. Betty è molto abile nel fare della sua vicenda privata una parabola pubblica e mediatica sulla condizione della donna. Sempre pronta a sacrificarsi per i figli, il marito e l'unità della famiglia, spesso la donna non solo non ha alcun riconoscimento, ma anzi, viene disprezzata, maltrattata e tradita. Ovviamente, centinaia di donne si identificano con Betty e le scrivono accorate lettere in carcere per manifestarle vicinanza e comprensione.
In aula, l'avvocato di Betty gioca -in modo teatrale- la carta dei sogni di famiglia distrutti. Distrutti da un marito che ha privato pian piano la moglie di figli, casa e stabilità, portandola così all'esasperazione e all'omicidio.
L'accusa a sua volta insisterà sull'odio. L'odio che Betty ha covato per anni, che ha espresso in decine di telefonate oscene registrate accuratamente da Dan Broderick sulla segreteria telefonica di casa e poi trascritte. Una in particolare, in cui la donna viene registrata mentre parla col figlio più piccolo che la invita, piangendo, a calmarsi, non lascia dubbi su quanto Betty si sia lasciata accecare dall'odio e dalla sete di vendetta, anteponendo ad essa persino i propri figli.
Betty Broderick, l'icona delle mogli usate e poi gettate via, viene condannata per duplice omicidio di secondo grado, con possibilità di chiedere la libertà sulla parola nel 2010. Quella possibilità le è stata poi negata, data la mancanza di rimorso mostrata dalla donna. Nel 2011, le è stata nuovamente negata la libertà vigilata, dopo una drammatica audizione di 5 ore in cui i suoi quattro figli si sono divisi (due di loro hanno hanno sostenuto che la madre dovesse restare in carcere). Anni ed anni di detenzione non hanno piegato "Angry Betty", come è stata ribattezzata dai media. Lei è ancora "angry" ("arrabbiata") e non prova alcun rimorso per l'omicidio di Dan e Linda, che oggi riposano l'uno accanto all'altra nel Greenwood Memorial Park, a San Diego.
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